“Immerso nel silenzio,
tra grandi sassi e boschi secolari che raccontano leggende,
ode il mio orecchio,
la’ ove il sole filtra tra le verdi chiome degli alberi e scalda la terra ,
un rumore che spezza il tempo sospeso,
un rumore forse di un animale,
o chissa’ procurato dal vento,
un rumore leggero e soave.
Cerca l’occhio intorno,
cerca,
ma non vede nulla ,
non trova nulla,
se non silenzio.
L’anima prova a parlare,
piano piano,
senza nessuna pretesa,
in modo quasi sottomesso.
Come per magia viene ascoltata quella parola,
dagli spiriti degli alberi,
da quelli degli animali,
poi dalle stelle che non si vedono,
ma sono lì più vicine che mai,
dal sole splendente,
dalla piccola nuvola di passaggio.
La raffica di vento porta lontano
quella parola,
oltre il nostro Universo,
sino alla fine del pensiero,
una parola di speranza,
di fede,
di amore.
A.P.
Andrea Porcelloni
Poeta e Scrittore
Febbraio 2017